Ciao e benvenuta alla nostra ospite di oggi, Federica Bertoni.
La prima domanda d’ordinanza del nostro podcast è sempre la stessa: ti chiedo di presentarti e di raccontarci di cosa ti occupi in Falck Renewables.
Ciao Annachiara, io sono Federica Bertoni, Digital Innovation Manager in Falck Renewables, ruolo con due anime: un’anima volta alla diffusione della cultura dell’innovazione inclusiva e dell’Open Innovation in azienda e, l’altra, improntata alla trasformazione digitale e all’adozione di nuove tecnologie digitali nel Gruppo.
Sei qui per parlare del progetto InnovatorLab, il primo programma di innovazione interno di Falck Renewables. Ci spieghi di cosa si tratta e perché è stato lanciato?
L’innovazione è uno dei valori chiave della nostra azienda. Valore chiave anche del management da cui abbiamo avuto pieno supporto nel lanciare questo nuovo progetto, credendo che i nostri collaboratori siano una delle principali fonti di idee innovative. L’InnovatorLab è stato creato per dare la possibilità a tutti di liberare e valorizzare il loro spirito innovativo e di sfidare lo status quo.
È un progetto nato con l’obiettivo di diffondere la cultura dell’innovazione inclusiva e di promuovere idee innovative sviluppate all’interno dell’azienda. Abbiamo iniziato ad aprile ed è durato circa quattro mesi e si è chiuso con l’evento finale di Milano. Progetto in cui abbiamo lanciato una Call4Ideas aperta a tutti i dipendenti per cercare idee innovative in cinque aree tematiche strategiche per il business. Tra le diverse attività che abbiamo organizzato ci sono stati diversi workshop, sia in presenza che online, nelle sedi di Londra, Milano e Madrid, per stimolare la generazione di nuove idee e abbiamo messo a disposizione dei partecipanti l’esperienza pluriennale di mentori e coach per supportarli in tematiche di innovazione.
Il progetto si è concluso il 19 luglio con una cerimonia di premiazione che si è tenuta a Milano. So che ci sono state molte candidature al progetto. Un ottimo riscontro, quindi. Te lo aspettavi? E poi…ci racconti come è andata…
Devo dire che è stato un progetto molto interessante, quindi io speravo in un riscontro di questo tipo ed ero sicura che le nostre persone sarebbero rimaste affascinate da questa tipologia di progetto; quindi, sono davvero contenta di quest’ottimo riscontro. I feedback che abbiamo ottenuto durante lo svolgimento dell’intero progetto sono sempre stati molto positivi, il che ci ha fatto ben sperare, fin da subito, per questo successo. Le nostre persone sono una grande fonte di idee innovative e credono fortemente nel contribuire con le loro idee alla costruzione di un futuro migliore e sempre più sostenibile.
Tra tutte le cose che sono successe, la cosa che più ci ha gratificati è stata l’estensione geografica delle candidature, che ci ha anche sorpreso particolarmente perché siamo davvero riusciti ad unire tutti i paesi in cui siamo presenti come Falck Renewables, dall’America al Giappone, con una partecipazione attiva e proattiva da parte di tutti, indipendentemente dalla nazionalità o ruolo ricoperto in azienda.
Questa copertura geografica è stata poi dimostrata dal fatto che molti colleghi esteri ci hanno raggiunto a Milano per partecipare di persona all’evento finale del 19 luglio, una bellissima occasione per ritrovarci tutti dal vivo e festeggiare il successo dell’InnovatorLab.
Un altro elemento che ci ha fatto davvero comprendere il forte coinvolgimento delle persone nel progetto è stato il numero significativo di candidature che abbiamo ricevuto sotto la categoria “talents”, ovvero persone che hanno voluto mettere a disposizione le loro competenze a supporto di altri colleghi con cui collaborare e lavorare insieme allo sviluppo di idee innovative all’interno di team multi-disciplinari.
Più di 60 candidature. Ma InnovatorLab è un progetto che l’azienda crede di ripetere in futuro?
Devo dire che i presupposti ci sono tutti visto il risultato del progetto e, secondo me, questo è stato il primo tassello di un puzzle molto più grande che prenderà poi vita negli anni successivi: diciamo che abbiamo gettato le basi per poter consolidare sempre di più, nei mesi e negli anni a venire, la cultura dell’innovazione in azienda, uno degli elementi chiave del nostro DNA.
L’obiettivo che abbiamo adesso a valle di questo primo InnovatorLab è duplice: da un lato, ricercare periodicamente spunti e idee innovative, sia dalle nostre persone che dall’ecosistema esterno, in nuove aree tematiche strategiche per il business, cercando di stare sempre al passo con la rapida evoluzione che il settore dell’energia rinnovabile sta vivendo in questi anni. Dall’altro, diffondere sempre più una cultura aziendale improntata all’innovazione, ma anche alla sfida dello status quo e alla collaborazione, in cui le persone si sentono spronate a condividere le loro idee ed essere protagoniste del cambiamento.
Ma veniamo a noi: chi sono stati i vincitori? Che cosa succederà ora?
Tra le 61 idee che sono state sottomesse nelle Call4Ideas, ne abbiamo pre-selezionate 14, di cui 5 hanno presentato all’evento finale che si è tenuto a Milano il 19 luglio. Di queste 5, 4 sono stati i team vincitori che sono stati veramente bravi nella presentazione all’evento finale e che ora investiranno i prossimi mesi per approfondire le loro idee, dimostrarne la fattibilità tecnica e trovare eventuali partner per metterle a terra in primi progetti pilota.
Tra le 4 idee vincitrici, una ha ricevuto anche la menzione speciale come progetto più innovativo nell’ambito della raccolta delle informazioni e dei dati che arrivano direttamente dai mercati: i membri del team avranno la possibilità di partecipare al Web Summit 2022 a Lisbona, quest’anno a novembre, beneficiando di nuove opportunità di crescita e di networking.
Complimenti allora ai 4 team vincitori, a anche a tutti coloro che hanno scelto di prendere parte al progetto e a te, che hai coordinato quest’iniziativa, per definizione innovativa!
Grazie a te Annachiara per aver dato spazio all’InnovatorLab e aver dato voce a tutti i partecipanti di questo progetto innovativo!